Oasi in città

Con The Opera Park studio Cobe firma a Copenhagen un’architettura verde che trasforma un vuoto urbano in un’emozionante scenografia green

di Roberto Negri

foto di Francisco Tirado

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Copenhagen ha vissuto in questi anni una vivace fioritura che ha trasformato una città in equilibrio tra una significativa vocazione industriale e piccoli gioielli ottocenteschi come il quartiere di Christianshavn in una delle capitali dell’architettura europea. E proprio accanto a due dei simboli di questo sviluppo, la Royal Danish Opera e la Paper Island, sorge un’oasi verde concepita per esaltare con la sua presenza discreta il volto contemporaneo della città.

Nasce così The Opera Park, il nuovo giardino botanico firmato dallo studio di architettura danese Cobe, che trasforma uno spazio urbano irrisolto in un viaggio nella natura di tutto il mondo. Su una superficie pari a tre campi da calcio, oltre 200 tra essenze esotiche e locali sono distribuite in sei percorsi – la Foresta Nordamericana, la Foresta di Querce Danesi, la Foresta Nordica, il Giardino Orientale, il Giardino Inglese e il Giardino Subtropicale – che con i loro colori vivaci e i loro profumi inebrianti compongono lo sfondo vibrante di un viaggio emozionante, ricco di sorprese e scorci suggestivi.

Fra prati e laghetti di ninfee, boschi sempreverdi e alberi dai colori cangianti con lo scorrere delle stagioni, Opera Park è uno spazio dove natura e architettura sono al centro di un’esperienza multiforme, in cui anche l’opera dell’uomo diventa parte del paesaggio.

Simbolo di questo approccio al verde urbano è la grande serra centrale, l’unico elemento edificato dell’area, una struttura in vetro dalle forme organiche intrecciate a una fiorente vegetazione che ospita una caffetteria, così da rendere Opera Park una urban facility da vivere tutto l’anno.