Rifugio mediterraneo

Con The Lodge il gruppo Unico Hotels travasa segni materici, tradizioni e retaggi della cultura rurale maiorchina in una location dove il lusso prende le forme della natura

di Roberto Negri

foto di Unico Hotels

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Già con Finca Serena, un resort e spa a cinque stelle inaugurato nel 2019, Unico Hotels aveva per la prima volta proposto a Maiorca la sua personale visione di turismo di lusso fatta di esclusività, riservatezza e una forte relazione con il territorio. Oggi il gruppo catalano dell’hotellerie rilancia con The Lodge, una location immersa in una riserva naturale privata di 157 ettari nella Sierra de Tramuntana – area protetta dall’Unesco – affidandone lo sviluppo allo stesso team di progettazione guidato dalla interior designer Pilar García-Nieto.

Qui, i progettisti creano spazi eleganti fatti di materiali naturali e organici, colori caldi e richiami ancestrali alla natura, alle architetture e alle tradizioni dell’isola. Nucleo centrale del progetto è la ristrutturazione di una ‘Casa granja’ del 1400, la tipica casa colonica maiorchina, che l’intervento ha completamente rivisitato nella distribuzione per adeguarla alle esigenze abitative contemporanee, mantenendo tuttavia una serie di elementi originali in modo da preservarne l’autenticità.

Fra questi si annoverano una parte della vecchia cucina, ora trasformata in una suggestiva fontana all’ingresso della reception, e soprattutto la ‘Tafona’, il tradizionale frantoio per la spremitura delle olive utilizzato nelle tenute agricole dell’isola che fa bella mostra di sé nella lounge dell’edificio principale, dove si trovano le aree comuni, il ristorante, la reception e sei suite. Intorno a questo nucleo sono disposte altre 18 camere, strategicamente distribuite all’interno della tenuta per sfruttarne le migliori posizioni e orientamenti, e facilmente raggiungibili tramite percorsi che attraversano campi di lavanda, frutteti e ulivi secolari.

Proprio la natura che circonda The Lodge ne ha dettato le principali scelte materiche. Il legno, elemento nobile per eccellenza, è largamente presente negli interni insieme alle texture e ai colori della terra, entrambi artefici di atmosfere che sanno essere allo stesso tempo tradizionali e contemporanee in un interessante equilibrio tra vecchio e nuovo. Un secondo elemento ispiratore degli interni è un’altra grande tradizione maiorchina, quella della ceramica, anch’essa strettamente legata alla terra e alle sue risorse fin dall’antichità.

Ai numerosi elementi e oggetti già presenti nella tenuta originale il progetto ne ha aggiunti altri reperiti nei negozi di artigianato locale e nei mercati di brocantage dell’isola, da cui proviene anche parte degli arredi dell’edificio principale dove convivono in armonia stili e mobili antichi e contemporanei. La contaminazione detta anche il linguaggio delle 18 suite diffuse, realizzate ispirandosi alle architetture rurali dell’isola, che riprendono la medesima palette materica e cromatica e le soluzioni d’arredo della casa colonica principale.