Office revolution

Mara collabora con AMDL Circle, lo studio fondato da Michele De Lucchi, alla creazione di Typo. Una collezione che esplora con originalità l’archetipo della sedia office

di Agnese Lonergan

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Una seduta dinamica, ricca di armoniosi contrasti, frutto di una calibrata sperimentazione tecnica. Che nasce, quasi provocatoriamente, da un apparente errore esecutivo trasformato in un segno estetico dal significato sottile e al tempo stesso fortemente espressivo. È questa la genesi di Typo, l’ultima creazione di Mara nata dalla collaborazione con AMDL Circle, lo studio fondato da Michele De Lucchi. Una seduta che trova la sua chiave di lettura in un concept originale declinato attraverso un sapiente dialogo materico. Dichiarato fin dal nome, Typo come errore di battitura, quasi uno sbaglio accidentale che è in realtà la cifra distintiva di un design frutto di un percorso di esplorazione alla ricerca di forme inedite, funzionali e insieme confortevoli.

L’esito è una creazione che ridefinisce il modello tipologico della sedia su ruote da ufficio, in cui linee morbide disegnano lo schienale e la seduta, entrambi in legno, e si contrappongono alla vigorosa spigolosità della struttura metallica, dando forma a una composizione dalla silhouette dinamica, sintesi di contrasti non solo di linee ma anche di materiali. Da una parte il legno, elemento materico duttile e caldo, protagonista d’elezione del lavoro di AMDL Circle, dall’altra il metallo – parte del Dna di Mara – solido e malleabille, abilmente governato grazie alle capacità produttive dell’azienda. Non ultimo, due materiali non solo fortemente identitari, ma anche sostenibili e riciclabili a fine vita.

Proprio nella struttura metallica risiede il punto focale del design di Typo. Partendo dallo studio delle tecniche di piegatura dei profili in acciaio è stata messa a punto una lavorazione non convenzionale in grado di restituire un effetto inedito: piegando un tubo di acciaio a sezione quadrata lungo la diagonale il materiale si deforma, arricciandosi e disegnando pieghe nette. Questo dettaglio genera “l’errore”, voluto e ricercato, che è l’anima del progetto, un errore governato attraverso un attento affinamento della tecnica che lo genera in modo da garantirne la serializzazione.

Proseguendo il tema del contrasto materico è stato inserito un morbido dettaglio tessile, una fettuccia in cotone rigenerato che spunta dalla struttura e, grazie a un meccanismo innestato nel tubo a sezione quadrata, consente di regolare l’altezza dello schienale. La collezione Typo, declinata nella versione sedia e sgabello, si presta ad arredare molteplici contesti, da quelli office, dove si inserisce con funzionalità ed ergonomia, all’hospitality, con cui dialoga grazie alla sua versatilità e all’originale appeal, per arrivare a quelli residenziali, dove introduce il segno estetico di un design ibrido e dinamico. Le sue ampie possibilità espressive si sublimano in un affascinante risultato nella speciale Limited Edition che verrà presentata in esclusiva al prossimo Salone del Mobile.