Ninefifty

Ninefifty è un concentrato di sperimentazione e intuizione. Una reinterpretazione di antiche tecniche trasformate in segni arcaici. Quasi primitivi

di Agnese Lonergan

foto di Mattia Balsamini

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Ninefifty è un progetto, divenuto brand, nato dall’incontro tra Margherita Rui e la famiglia Parrinello: la sua creazione infatti coincide con il restauro di Grotta e Carrubo, casa rifugio della designer – e suo manifesto estetico e progettuale – nella barocca città di Scicli.

Rui, spinta dal desiderio di creare una collezione di ceramiche che reinterpretasse la piastrella decorata artigianalmente in chiave contemporanea, si rivolse a Nicolò e Fausto Parrinello, maestri artigiani eredi di uno dei più importanti laboratori ceramici specializzati di Caltagirone, che subito condivisero le intuizioni della designer, al punto da affidarle la direzione creativa e strategica di un nuovo progetto.

Inizia così un fruttuoso dialogo tra progettista e maestranze, insieme hanno indagato le capacità espressive dei materiali, seguendo un approccio decorativo ed estetico volto a esaltare l’imperfezione del segno manuale e gli aspetti tattili della materia. Questo nuovo punto di vista sulle superfici porta alla creazione di un brand – Ninefifty – che unisce una particolare poetica personale – l’estetica dell’imperfezione – alle competenze tecniche delle maestranze calatine.

Margherita Rui si è occupata del design delle quattordici collezioni di mattonelle partendo dallo studio dei materiali, tra i quali argilla e basalto lavico. Nelle linee la designer ha esplorato il colore e la sua capacità significativa, facendo rivivere il savoir-faire artigiano e ripensando tecniche antiche reinterpretandole in segni primigeni, quasi primitivi, arcaici. Si definiscono così cinque processi: cotto dipinto, lava dipinta, lava pettinata, lava graffiata e lava scalfita.

I nomi scelti per i rivestimenti – Alfabeto, Segni, Tracce, Tessere, Tasselli, Livelli, Inversi, Frammenti, Scie, Cenni, Trame, Righe, Teorema, Vie – non ne rivelano solo l’ispirazione estetica sottesa, ma anche il processo che l’ha resa concreta. Mentre i riferimenti si ritrovano nella produzione artistica, scultorea e architettonica del secolo scorso, dall’astrattismo al costruttivismo fino al minimalismo.