Una reinterpretazione in chiave moderna delle architetture vernacolari mediterranee, che rende omaggio alla tradizione attraverso un linguaggio ricco di contaminazioni e racchiude al suo interno un giardino segreto. Adagiato sulle colline che circondano il villaggio cipriota di Tsada, Minthis Hills è una delle più recenti creazioni dello studio londinese Woods Bagot, che qui firma l’architettura, l’interior design e il branding di questo resort nato con l’ambizione di coniugare ospitalità di alto livello e autenticità.
Del complesso, situato nei pressi di un’area in cui sorge un antico monastero risalente al XVI secolo, fanno parte 44 abitazioni residenziali, una moderna club house, un centro benessere con piscina e una gallery commerciale con ristoranti, bar e shop. Il nucleo di Minthis Hills dedicato all’ospitalità si ispira al modello dei tradizionali villaggi montani ciprioti sia nell’architettura – fatta di essenziali volumi geometrici chiusi da coperture a falda – sia nei materiali, con una palette in cui predominano legno di cipresso, terracotta e pietra calcarea di provenienza locale.
Ogni modulo è progettato intorno a una corte che offre la possibilità di accedere a un confortevole spazio conchiuso fresco e ombreggiato: la loro sovrapposizione trasforma i prospetti interni del resort in un vero e proprio giardino, dove specchi d’acqua e vegetazione locale creano una suggestiva oasi nel cuore della struttura.
Le citazioni della tradizione proseguono anche negli spazi pubblici di Minthis Hills e in particolare nella sua area commerciale, reinterpretazione contemporanea della tradizionale piazza dei villaggi ciprioti concepita come punto focale dell’intero resort grazie alla sua proposta di botteghe d’arte e artigianato, ristoranti e locali tipici. Decisamente moderna – anche se ben mimetizzata in un involucro che riprende lo stile complessivo del villaggio – è l’impronta del grande centro benessere, che include una piscina olimpionica, una palestra e sale per trattamenti.
Qui gli interni assumono un’atmosfera intima e raccolta, favorita dall’utilizzo di materiali come la pietra e di un’illuminazione soffusa che lascia protagonista la luce naturale fornita dalle grandi aperture sul paesaggio. Ogni ambiente è identificato con una diversa specie di albero, dagli agrumi al melograno al fico, esplicita citazione della natura locale – presente anche nelle coperture a verde del resort – e dell’iconografia tradizionale dell’isola, che associa queste essenze alla rinascita fisica e spirituale.
