Mathieu Lehanneur

Consacrato designer dell’anno 2024 da Maison&Objet, Mathieu Lehanneur reinventa le forme della materia. Traendole dalla scienza. Ma con un pizzico di magia

di Cecilia Moltani

foto di Felipe Ribon, Leandro Viana, Jason Yan Francis

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Nominato da Maison&Objet designer of the year 2024, Mathieu Lehanneur ricerca l’assoluto tra arte e scienza, razionalità e incanto. Autore della torcia olimpica per i Giochi di Parigi 2024, il suo è un approccio multidisciplinare, che spazia dal design di prodotto all’architettura, da opere d’arte a tecnologie d’avanguardia.

Nel suo ufficio-laboratorio parigino – che lui stesso ha ribattezzato La Factory – sperimenta, produce e distribuisce in tutto il mondo le sue creazioni ispirate ai fenomeni complessi di natura e scienza, che insieme promettono magia a chi sa maneggiarle. “Sono un designer che ancora non sa cosa sia il design. O, meglio, dove comincia e dove finisce. Vedo il design come una zona grigia, un territorio senza confini fissi”.

Dai suoi schizzi, infatti, affiorano geometrie anomale, quasi meteoritiche: le forme già esistenti non rientrano nel suo vocabolario e allora le reinventa. Così, la serie di tavoli Ocean Memories pietrifica nel marmo il rilievo delle onde. La lampada Smoke intrappola una nuvola di fumo in una bolla di vetro. Lo chandelier Deep Time squarcia l’aria come un fulmine.

Alchimista – e prestigiatore – della materia, Lehanneur incanala nei suoi pezzi l’intangibilità dei quattro elementi. “Tutti i materiali sono presenti sulla terra dalla notte dei tempi. Solo attraverso continue sperimentazioni avranno la possibilità di dire qualcosa d’altro”.

Ed è questo altro che gli interessa indagare nel progetto Outonomy presentato a Maison&Objet: una rilettura degli ecosistemi abitativi che hanno scandito la storia dell’architettura – dalla capanna alla yurta fino all’igloo – per rispondere alla domanda: “Di cosa abbiamo veramente bisogno?”.