Joie de vivre

Colori pastello, forme ludiche e sfrontate. La casa-studio valenciana dei fondatori di Masquespacio è un mix di tocchi futuristici, ispirazioni Memphis e Art Déco

di Cecilia Moltani

foto di Luís Beltrán

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Un’estetica libera, caleidoscopica e irriverente. È quella che contraddistingue Ana Milena Hernández Palacios e Christophe Penasse, fondatori dello studio di design valenciano Masquespacio. Colombiana lei, belga lui, dopo essersi innamorati di Valencia, decidono di metterci radici. È così che ha inizio la caccia alla casa perfetta, che fungesse anche da luogo di lavoro. Quella ‘giusta’, come capita spesso, arriva quasi per caso. Si tratta di un edificio tradizionale risalente a inizio XX secolo, appena fuori città, con dettagli ornamentali e porta originale in legno.  

“Entrando, ce ne siamo innamorati subito”, ricorda la coppia. “Così, abbiamo detto al proprietario che volevamo comprarla. La casa aveva tutto… un bellissimo ambiente, una buona metratura per vivere al piano superiore e lavorare a quello inferiore, tanta luce e l’atmosfera tipica di un’antica casa valenciana del 1925”.

Christophe e Ana – conosciuti per quell’effetto sorpresa che infonde vitalità a ogni loro progetto – hanno voluto conservare la bellezza storica della casa mantenendo i pavimenti originali in piastrelle idrauliche realizzate a Valencia, così come il soffitto e i muri di mattoni, rivestiti ora in microcemento, senza che l’effetto finale risultasse troppo ‘rustico’. Pericolo scongiurato dal potente mix di colori che pervade l’ufficio e la sala riunioni al primo piano: un crescendo di verdi intensi e viola pastello che aggiunge un tocco di coraggiosa sfrontatezza.

L’accesso alle scale è preceduto da un cortiletto interno abbellito con piante, tende e pezzi di design che funge da punto di transizione tra gli spazi. Il secondo piano annovera un ampio open space con living e cucina, in cui spiccano materiali sofisticati come marmo, alluminio, microcemento e piastrelle fatte a mano tinteggiate di azzurro cielo. Gli arredi, tutti firmati Masquespacio, giocano sulla combinazione di diverse figure geometriche, dal quadrato al triangolo alla sfera. Qui la mano di Christophe e Ana si fa più marcata. Visibili, infatti, sono i rimandi a un’estetica più industrial e brutalista, ma reinventata attraverso una giustapposizione netta di tinte decise, texture ruvide e forme ludiche.

Lasciandosi alle spalle la zona giorno, un lungo corridoio, che sul lato sinistro si collega a un terrazzino, conduce ai sanitari. Qui, a calamitare lo sguardo, è l’esplosione di giallo delle piastrelle fatte a mano realizzate con la tradizionale tecnica mediterranea del trencadis. Ma il vero fiore all’occhiello è la master bedroom, con un letto racchiuso in una cupola accesa da dal giallo e dal verde fluo e circondata dai pezzi delle collezioni più iconiche di Christophe e Ana. Sul lato sinistro della semisfera si apre una sala meditazione dalle sfumature rosate.  

Gli spazi di questa casa multifunzionale illustrano senza paura l’evoluzione dell’estetica adottata da Masquespacio: dalle ispirazioni Memphis ai tocchi futuristici fino all’Art Déco. Christophe e Ana amano mescolare le carte, e parecchio, come si intuisce dall’uso spregiudicato che fanno del colore, prediligendo una tinta o due per ogni stanza e poi giocando con le diverse nuance. Caratterizzata da forme elementari e organiche e atmosfere Space Age, la loro eclettica casa-studio valenciana irradia un senso di joie de vivre.