Architettura dell’anima

Delicati simbolismi e richiami a una dimensione personale fatta di studio e meditazione. House under the Boat non è solo uno spazio abitativo ma anche un poetico manifesto di vita

di Roberto Negri

foto di Yumeng Zhu, Zhi Cheng

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La cosa che più colpisce di House under the Boat, una residenza privata progettata dallo studio di architettura Chaoffice nel distretto di Chaoyang, è la capacità di combinare funzioni, volumi e scale eterogenee in un organismo edilizio fluido, organico e coerente sia nelle sue relazioni interne che con un ambito outdoor fatto di specchi d’acqua e una fiorente vegetazione.

Situata in prossimità del fiume Chaobai, questa suggestiva abitazione prende vita da un insieme di corpi di fabbrica disposti intorno a una corte centrale, tutti di differente sviluppo in volume e altezza, che il progetto riconduce a unità costruendo uno spazio immersivo a misura delle esperienze di vita del suo proprietario, uno studioso che per la sua nuova abitazione era alla ricerca delle stesse atmosfere riflessive e meditative dei tanti templi e monasteri orientali visitati nel corso delle sue ricerche.

Da qui scaturisce un impianto architettonico che concepisce lo spazio abitativo come ambito di vita e di studio, in cui ogni elemento d’arredo suggerisce o prende esplicitamente le forme di una libreria. Una scelta non solo funzionale, dettata dalla necessità di ospitare gli oltre ventimila volumi della biblioteca personale del proprietario, ma anche carica di valore simbolico, un invito alla lettura e alla riflessione come scelta di vita.

Interprete principale di questo approccio è un grande volume centrale, ricavato dal parziale abbattimento di un edificio esistente per ridurne l’impatto sul quartiere circostante, un’ampia cavità a doppia altezza disposta su più livelli le cui pareti sono riempite da librerie in legno che avvolgono come in un abbraccio l’intero spazio. A sovrastarla una copertura concava le cui geometrie ricordano quelle della chiglia di una nave, esplicito rimando all’elemento acquatico che rappresenta una delle peculiarità del territorio, la cui forma genera un interessante effetto di espansione perimetrale degli interni.

Il carattere introflesso di questo volume è in perfetta coerenza con un approccio architettonico che ha inteso ridurre al minimo l’impatto della costruzione sullo spazio circostante. A questo scopo il corpo di fabbrica principale è affiancato da una serie di volumi più piccoli destinati a ospitare le altre funzioni abitative, creando un anello concentrico a sua volta intervallato da piccole corti compenetrate dalla vegetazione.

Sempre allo stesso scopo il prospetto nord del complesso è stato edificato a una quota inferiore di circa un metro rispetto al resto della proprietà in modo da mimetizzarlo quasi completamente alla vista, creando un dislivello che nella bella stagione viene interamente ricoperto dalla fioritura delle essenze locali come in una grande composizione floreale.