Sunlight

Un cottage dal candore materico e dalle linee disadorne si mimetizza nel paesaggio selvatico e pungente della Danimarca. Dove dimora una luce particolare, più fioca e algida. La luce del nord

testo di Eva Julie Klitgaard Fürst. Adattamento Cecilia Moltani

foto di Christina Kayser O. Styling Rikke Graff Juel

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Aspra e austera, imbrigliata in un rigore quasi monastico, ma pennellata con colori morbidi e tenui, indice di una sobrietà sofisticata. È la casa di campagna di Louise Skafte e Johannes Lauridsen (art director e designer lei, falegname lui) e dei loro due figli. 

La coppia di progettisti ha ideato – e costruito – la propria dimora dei sogni sulla punta più estrema del promontorio di Sjællands Odde, in Danimarca, ispirandosi alla natura selvatica del luogo, rischiarato dalla luce fredda del nord che si concede alla vista per poche ore al giorno prima di tuffarsi oltre la linea dell’orizzonte.

Il mare, infatti, è a poca distanza dall’appezzamento di terra acquistato da Louise e Johannes e composto da due lotti confinanti. Sul primo la coppia ha realizzato un luminoso cottage in legno di betulla sollevato dal suolo, mentre il secondo, una distesa ricoperta di piante selvatiche che nessuno dei due ha voluto domare, è stato lasciato allo stato brado.

“Era importante che nulla nella casa disturbasse la vista e il passaggio della luce. Abbiamo pertanto scelto un materiale naturale e semplice, il legno, per realizzare quasi tutti i pezzi d’arredo e una tavolozza di colori che si armonizzasse con il paesaggio fuori dalle finestre”, spiega Louise. Negli interni le pareti in betulla sono rivestite da una candida tonalità bianco-beige su cui si riflette la (poca) luce naturale, inglobata da vetrate a tutta altezza. 

“Il posizionamento delle finestre non è affatto casuale”, rivela Johannes. “Segue infatti il movimento della luce durante le diverse ore del giorno e delle stagioni, così possiamo assistere alla parabola del sole nel cielo da quando sorge a quando tramonta immergendosi nelle acque del mare. Non ci sono mai due giorni uguali”. La finestra della cucina, inoltre, si apre su grande albero di conifere che ha contribuito a determinare la posizione della casa, dando vita a uno scenario bucolico. Fuori, i colori della natura sono evocati dai toni grigi e neutri della facciata e del tetto, a donare un effetto evanescente che sfuma nel paesaggio le linee semplici, spoglie e rarefatte della casa.

A cingere il cottage, una terrazza in legno di 140 metri quadrati rialzata da terra simula un ideale palcoscenico allestito con arredi outdoor, tra cui spiccano una panca in legno, realizzata da Johannes con i materiali di scarto provenienti dalla costruzione della casa, una doccia da esterno e gli scultorei e al contempo sinuosi mobili da giardino in metallo firmati Hay. Da qui lo sguardo si perde vagando errabondo tra i cespugli di cinorrodo che invadono il prato, simbolo di una natura incolta e non addomesticata, sferzata dall’aria e assestata di luce. Quella luce parca e preziosa che si trova solo nel nord del mondo.