Retrò Chic

Nel cuore di Lione, l’appartamento di Pierre-Emmanuel Martin e Stéphane Garotin è un’immersione nell’universo Maison Hand, il loro studio di interior design. Uno spazio ricco di spunti eterogenei, nel quale si intrecciano artigianato, arte, design

di Raffaella Oliva

foto di Guillaume Grasset

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Ricerca di autenticità, amore per il vintage, l’antiquariato e i pezzi unici su misura, mescolanza di stili, epoche e spunti eterogenei raccolti in Giappone, Africa, Thailandia, Grecia, Italia, sempre in viaggio, sempre armati di macchina fotografica. Nel progettare la loro casa a Lione, Pierre-Emmanuel Martin e Stéphane Garotin hanno concepito un’ambientazione che rispecchia in tutto e per tutto i valori guida del loro studio di decorazione Maison Hand, che dal 2015 vanta anche una propria linea di divani e tavoli made in France.

Siamo in un edificio del XVII secolo, a due passi dal Palais de Bondy: è qui che la coppia ha messo a punto un rifugio che emana il fascino di una casa di campagna, in una certa misura anche di una residenza medioevale, ma rielaborato secondo un gusto contemporaneo e intrecciando artigianato, arte, design. Varie le caratteristiche che li hanno convinti a trasferirsi qui: i muri spessi, il soffitto alla francese alto oltre tre metri con travi in legno a vista, la presenza di un camino in pietra in un grande salone inondato di luce naturale grazie ad ampie finestre ricavate da vecchie bifore.

In questo contesto tutto è stato riorganizzato per ottenere un’articolazione degli spazi più funzionale, basti pensare che dove si trova la cabina armadio, oggi collocata tra il bagno e la camera da letto, originariamente c’era una cucina. In questo senso, una delle modifiche più significative è consistita nel creare una parete curva per incapsulare il bagno in una sorta di guscio color argilla, oltre che un passaggio ad arco verso la zona notte, generando così un gioco di volumi insolito.

Anche la cucina è stata ridisegnata da Stéphane che, da appassionato di gastronomia e titolare del ristorante La Table, adora stare ai fornelli: di qui l’idea di uno spazio che a tratti evoca la cabina di una barca – con un posto specifico per ogni utensile, un piano cottura dal sapore retrò e mobili con frontali in pino tinto effetto bruciato – collegato ad hoc a un corridoio che ora accoglie numerosi e pratici vani portaoggetti.

Estetica e comfort vanno di pari passo, tant’è che nel soggiorno, dove non manca una zona pranzo impreziosita dalle scultoree poltroncine Platner di Knoll e dalle sedie rivestite in cuoio realizzate a Tolosa da Virginie Lobrot, si è preferito rinunciare alle vecchie piastrelle ormai rovinate per posare del parquet. Una scelta coerente con lo stile un po’ country e un po’ castellano della casa, dove fondamentale è il contrasto tra i toni scuri di porte e mobilie le superfici chiare, i dettagli dorati, le travi lignee e i morbidi tappeti che arricchiscono l’insieme.

L’intento di Martin e Garotin era di forgiare una casa dall’identità forte, personale e senza tempo, più che alla moda, ed è a questo carattere essenzialmente emozionale che contribuiscono anche le opere d’arte esposte, tra cui i lavori a inchiostro su carta di riso di Thomas Henriot e le fotografie di Antoine Schneck, o ancora le lampade e i pezzi vintage provenienti da gallerie, antiquari e mercatini delle pulci. L’effetto dark prosegue nel bagno e nella camera da letto, dove una testiera tailor made poggia su una parete in mattoni color antracite.