A casa di Bea Mombaers

Nell’appartamento della designer belga Bea Mombaers l’ispirazione nord europea si unisce alla celebrazione di icone del design e oggetti d’arte selezionati con cura. Tra stucchi bianchi e legno, domina un’eleganza calda e informale

di Marzia Nicolini / adattamento di Agnese Lonergan

foto di Jan Verlinde/Living Inside

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Combinando una predominanza di bianco e delicati toni terrosi con una grande abbondanza di luce naturale e un caldo parquet a spina di pesce, Bea Mombaers ha regalato alla sua casa a Bruxelles un aspetto elegante, ma disinvolto, dal tocco scandinavo. Situato al primo piano di un edificio in stile hausmanniano, l’appartamento si affaccia su piazza Brugmann, cuore di uno dei quartieri più vivaci della capitale.

Mombaers, designer di mobili e borse per il marchio Serax e proprietaria di un intimo bed&breakfast a Knokke-le Zoute, sul Mare del Nord, ci trascorre metà dell’anno: da qui l’idea di creare un pied-à-terre confortevole e dall’atmosfera urban-chic, con arredi provenienti dall’Italia e dall’Europa settentrionale e svariate icone del design. “Sono stata fortunata, la casa era già pronta per essere abitata”, racconta. “Ci sono due camere da letto, una per me e una per gli amici, più un grande soggiorno con sala da pranzo comunicante e una spaziosa cucina”.

Quest’ultima è incentrata sul contrasto tra il nero di mobili e mensole e piccole piastrelle bianche dal carattere nord-europeo. Nel concepire il living Bea si è lasciata ispirare da un camino in marmo originale al quale ha accostato una straordinaria selezione di icone del design: si va dal tavolo rotondo PK54 con piano in pietra e base in acciaio satinato di Poul Kjærholm alle sedie Zig Zag dell’olandese Gerrit Rietveld, dalla lampada da soffitto The Globe di Joe Colombo alla celebre Atollo di Vico Magistretti. Il tutto passando per le poltroncine Swan di Arne Jacobsen e le 925 in cuoio e noce di Tobia e Afra Scarpa, prodotte nel 1966 per Cassina riprendendo uno schizzo del 1943 di Carlo Scarpa, padre di Tobia.

Il divano, invece, porta la sua firma: bianco come muri e tende, è il fulcro di un salotto diviso dall’area pranzo da porte per interni a riquadri, anch’esse bianche. A impreziosire il tutto, un’accurata selezione di ceramiche, vasi, piatti, vassoi, ciotole, sculture, dipinti: suggestioni non scontate e riferimenti artistici che testimoniano l’amore della padrona di casa per la scoperta e il suo occhio competente e attento.

“Dove vivo e nei miei progetti mi piace scegliere tutti gli arredi e gli oggetti, sono sempre alla ricerca di cose più belle ovunque mi trovi e adoro il vintage di qualità”, dichiara Bea, che in questa sua casa gode anche di tanta luce. “Ho parecchie finestre, il sole entra tutto il giorno da un’angolazione differente e grazie a questo e alla vista sulla piazza il soggiorno è la mia stanza preferita”. Morbidi tappeti, tessuti naturali quali lino e lana e le diverse texture del parquet si inseriscono alla perfezione in questo insieme riposante e chic.