Il fascino austero del vino

Agli antipodi rispetto a un’idea del bere chiassosa e spumeggiante, Plantea Estudio propone un locale austero e ruvido. Che unisce look brutalista e primitivismo solido

di Francesca Comotti

foto di Salva López

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Penombra, soffitto voltato, superfici ruvide, grandi blocchi di pietra. Elementi non proprio alieni all’architettura del vino. Se non fosse che ci troviamo a Madrid, nei locali siti al piano terra di un edificio classico, nel vivace Barrio de la Justicia. È così che i progettisti di Plantea Estudio hanno immaginato il bar à vin Gota Wine, diventato velocemente uno dei locali di riferimento della capitale spagnola.

Il progetto non ha in realtà stravolto gli interni preesistenti, anzi, ha voluto sottolineare le potenzialità di questo spazio situato nel basamento dell’edificio, dove lo spessore delle pareti maestre e la mancanza di luce diretta sono senz’altro una peculiarità di cui i progettisti hanno saputo fare tesoro.

Vino naturale, piatti in condivisione e classici della musica i tre pilastri alla base del concept, che hanno ispirato un look onesto, con anima e senza fronzoli, dove il protagonismo si concentra sulle superfici materiche: pietra vulcanica nera a pavimento, grandi blocchi di granito, mattoni a vista, ma anche gesso dipinto a calce che si piega per dar forma al mobile in muratura e alla seduta perimetrale della prima sala. Questa, che accoglie il visitatore, ospita il bancone in legno di castagno massiccio con il mixer, in evidente contrasto anche cromatico con i materiali lapidei circostanti.

Dalla prima sala, caratterizzata dalla tonalità grigio calce, si passa alla zona interna, con un cambiamento di registro non solo cromatico. Il color terracotta riveste le superfici della grande volta aperta sul giardino interno mediante piccole finestre a loro volta voltate. Un ambiente austero, monacale, dove un grande tavolo di granito è parte integrante dell’architettura. Gli arredi raffinati, ridotti al minimo, contrastano con la pelle ruvida dello spazio che li accoglie: tavolini in alluminio naturale che vibrano con la luce, sedute in abete in puro stile nordico, un unico banco contenitore.

Applique in alabastro, lampade vintage recuperate e di design e alcune candele illuminano l’ambiente in modo tenue e puntuale, accentuando il senso di intimità e raccoglimento. In una ricerca di equilibrio tra solidità e movimento, stabilità e cambiamento, permanenza e transitorietà.