Pivot spaces e post-covid

Tétris Italia prefigura il futuro degli uffici nell’era post-covid. Tutela e sicurezza in primo piano. Ma anche Pivot Spaces, per creare senso di comunità e condivisione

di Vittoria Baleri

foto di Davide Galli

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I mesi di lockdown hanno sicuramente dimostrato che è possibile essere produttivi anche da remoto. Vi sono tuttavia numerosi aspetti che lo smart working non può garantire, tra questi l’interazione umana, necessaria per un corretto scambio di idee, il team building e una proficua e reciproca contaminazione. Per tutti questi motivi Tétris ha elaborato il documento “Designing and Delivering Tomorrow’s Workplace – July 2020 Edition” attraverso il quale ha studiato il modo migliore per garantire una vita regolare in ufficio senza mai perdere di vista il bisogno di sicurezza delle persone. Pietra miliare della re-immaginazione degli spazi di lavoro è la concezione degli spazi Pivot, concept che permette la tutela della salute e della sicurezza in un’ottica volta a salvaguardare il senso di comunità e di connessione.

Tutelare salute e sicurezza

Nel re-immaginare gli spazi di lavoro, la salute e il benessere dei dipendenti costituiscono due fattori centrali. In quest’ottica, gli spazi pivot possono essere utilizzati per distribuire il personale occupando tutto lo spazio-ufficio a disposizione, ottimizzandone l’occupazione e garantendo così il mantenimento della distanza fisica necessaria. Allo stesso tempo questi spazi possono assecondare in maniera flessibile eventuali cambiamenti delle linee guida e dei protocolli di sicurezza aziendali. Inoltre, se progettati in maniera funzionale, possono anche aiutare i dipendenti a sentirsi a proprio agio nell’ambiente circostante. La presenza di elementi naturali, come piante e colori rilassanti, avranno un effetto riposante, mentre superfici e materiali lavabili potranno rassicurare il personale. Ad esempio, la pietra ricostituita – al contrario delle pietre naturali porose – è un prodotto ad alte prestazioni e a bassa manutenzione, eccezionalmente facile da tenere pulito. Mentre per piani di lavoro o tavoli da riunione è consigliabile utilizzare il pannello di fibra a media densità (MDF), un prodotto ingegnerizzato che è meno poroso dei legni naturali e più facile da pulire.

Creare un senso di comunità

Gli spazi pivot – come half-moon space, huddle space, focus area e break area – sono luoghi che si prestano molto bene a ospitare riunioni di team interne in quanto facilitano la collaborazione tra colleghi e consentono di consolidare i rapporti di lavoro. Allo stesso modo non dovranno però mancare gli open space che, seppur “de-densificati” rispetto a prima e con postazioni tradizionali disposte ricreando una differente geometria degli spazi, saranno fruibili su prenotazione tramite apposite app. Anche la scelta dell’arredamento diventa fondamentale nel supportare la produttività dei dipendenti, e giocando con forme, materiali e finiture si può creare un ambiente visivamente stimolante e orientare i flussi di circolazione. Le soluzioni modulari, che possono essere spostate e riposizionate facilmente, sono una buona scelta, nel breve termine, per quanto riguarda l’allontanamento sociale e, sul lungo termine, per la loro flessibilità. I pod monoposto a schienale alto offrono comfort e privacy, mentre pod di maggiori dimensioni sono adatti a riunioni semi-private di piccoli gruppi. E i mobili regolabili, come le standing desk per lavorare in piedi, favoriscono varie modalità di lavoro.

L’interazione con i clienti

Negli uffici post-covid, però, non si dovrà solo creare un ambiente di lavoro piacevole per i dipendenti, ma si dovranno anche configurare spazi che supportino e facilitino l’interazione con i clienti. E anche in questo caso gli spazi pivot si rivelano la scelta ideale, sia durante le presentazioni digitali che negli incontri di persona. Gli spazi dovranno essere in ogni caso accoglienti e stimolanti, e in alternativa alla board room, una sala di lettura, ad esempio, potrebbe essere utilizzata per ospitare audit finanziari o riunioni importanti.

Wi-fi e connettività

Man mano che gli uffici diventano più smart, la tecnologia si integra sempre di più negli spazi pivot. Ci siamo abituati a lavorare in open space seduti alla nostra postazione fissa per motivi legati alla connettività”, afferma Philip Sourdois, Managing Director di Tétris Italia. “Ma, come abbiamo imparato durante il lavoro a distanza, non è necessario che le attività lavorative siano svolte in un’area fissa per un periodo definito di otto ore”. Il wireless, poi, deve essere in grado di supportare qualsiasi tipologia di attività, dalle video-chiamate alla trasmissione di file molto pesanti, senza che in ufficio ci siano punti scoperti e con una varietà di postazioni di ricarica per i dispositivi elettronici, anche integrate negli arredi. “Ci aspettiamo inoltre di vedere molte aziende utilizzare piattaforme o applicazioni per misurare l’esperienza dei dipendenti all’interno di un ufficio”, prosegue Sourdois. “Ma anche per prenotare gli spazi condivisi, controllare da remoto i sistemi di illuminazione e climatizzazione o, ancora, per ordinare il pranzo con sistemi touchless, controllare quali sono le aree dell’ufficio maggiormente occupate e prenotare di conseguenza la pulizia degli spazi”.

Quindi, dal documento elaborato da Tetris emerge che, anche nell’era post-covid, gli spazi pivot offrono infinite opportunità e soluzioni funzionali, valorizzando al tempo stesso la cultura aziendale e i valori del brand. “Il vantaggio è duplice”, conclude Sourdois. “I visitatori percepiscono in maniera immediata la filosofia e il brand dell’azienda quando entrano in un luogo di lavoro flessibile e collaborativo e, allo stesso tempo, un ambiente di lavoro inclusivo aiuta i dipendenti a sentirsi parte di un’organizzazione”.