A Guastalla, tra i campi in provincia di Reggio Emilia, l’agriturismo La Pervinca è un luogo di pace e tranquillità ma, soprattutto, è un inno al vivere semplice. Progettata da Archiplanstudio, la struttura occupa due fabbricati agricoli, uno originariamente destinato agli animali e al ricovero degli attrezzi e l’altro a uso abitativo, del tutto simili ai cascinali che si possono vedere poco lontano.
La forma a capanna degli edifici è stata mantenuta, mentre il loro aspetto esterno è stato completamente rivisto. Da quello di dimensioni maggiori, l’ex casa dei contadini con fienile annesso, sono stati eliminati i balconi (che non erano originali ma erano stati aggiunti nel tempo) e sono state create delle nuove aperture per dare luce e aria agli interni.
La struttura risulta ritmata da una teoria regolare di finestre, alleggerita nell’insieme dalla porzione bassa di facciata con mattoni a vista dipinti di bianco e dal piano superiore evidenziato con l’uso di un intonaco grigio.
L’ex porcilaia, più piccola e più bassa, è oggi direttamente collegata all’esterno con grandi porte-finestre ad arco e ospita gli spazi comuni e la sala per le colazioni.
Si tratta di «un posto bello, in grado di educare inconsapevolmente» dichiarano gli architetti, che all’interno hanno optato per soluzioni delicate, dove a prevalere è il colore bianco. Sulle pareti sono stati lasciati gli appunti delle pesate di fieno, alcune scritte operative e frammenti di vecchie pitture perchè la volontà era di «incorporare il tempo all’interno della superficie dell’architettura e di cogliere la fragilità essenziale dei materiali».
L’agriturismo è una piccola realtà, con sole 11 camere, tutte dotate di bagno privato. Essenziali e candide negli arredi – bastano un letto, una struttura per appendere gli abiti e qualche madia per dare agli ospiti tutto quello di cui hanno bisogno – riservano i guizzi creativi ai servizi, dove lavabi in acciaio e armadietti specchiati color oro sono un inserimento inaspettato e dirompente.